domenica 20 luglio 2008

Soundfonts attraverso Fluidsynth

Il soundfont è uno strumento utilissimo all'interno di una produzione audio poichè la quantità di suoni disponibile è davvero ampia e poichè il soundfont è multipiattaforma e questa sua catteristica lo rende, passatemi il termine, "democratico".
Diventa ancor più fondamentale in ambiente Linux dal momento che la presenza di virtual instrument nativi non è ancora così ampia da coprire ogni possibile esigenza.
Il soundfont, come è noto, contiene diversi sample audio che possono essere "risintetizzati" a diverse intonazioni e dinamiche; sulle altre piattaforme (Windows, Mac) esistono particolari applicazioni che permettono di "suonare" i soundfonts.
In ambiente Linux la scelta più interessante è indubbiamente Fluidsynth e la sua relativa interfaccia Qsynth.
Fluidsynth si interfaccia perfettamente con JACK a cui si dichiara con tante porte midi in ingresso quanti sono gli strumenti istanziati e ha la possibilità di avere più out audio.
E' uno strumento molto utile per suonare live con un dispositivo esterno come una master keyboard ma la possibilità di istanziare più strumenti è davvero utile quando sul proprio sequencer (Rosegarden, Muse, Seq24 ecc...) si ha una partitura midi composta da più strumenti e con il sistema patchbay di JACK diventa facile e intuitivo assegnare la traccia midi allo strumento corrispondente.E' abbastanza diffuso il formato sfArk per la compressione dei soundfont (è utilizzata poichè molti soundfont "pesano" diverse decine di MB). Per decomprimerli bisognerà installare sfArk ricorrendo ahimè all'emulazione e quindi utilizzando Wine.
A questo indirizzo potrete trovare diversi siti da cui potrete scaricare soundfont gratuitamente.

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