martedì 19 agosto 2008

Intollerabili azioni

Chiedo scusa se questa volta esco dal seminato, ma vorrei spendere due parole sulla vicenda che sarà nota ormai a tutti, e cioè quella riguardante il sequestro del sito www.thepiratebay.org.
Mi sembra veramente un provvedimento esagerato che ora si macchia di un ben più inquietante dettaglio: Peter Sunde (uno dei gestori di thepiratebay.org) e Matteo Flora in seguito, si chiedono giustamente perchè se si prova ad accedere a thepiratebay.org, attraverso ISP non "aggirati", si viene reindirizzati a http://217.144.82.26/pb/, un sito appartenente a www.pro-music.org appartenente a sua volta alla Ifpi, l'associazione dell'industria discografica nel mondo.
Non si capisce perchè la Guardia di Finanza reindirizzi gli utenti italiani di thepiratebay ad un sito inglese gestito da privati che ora è in grado loggarne gli accessi e in questo modo "spiarli".
Apprendo in questo articolo di LaRepubblica che Andrea Monti, avvocato tra i massimi esperti di diritto d'autore in Internet e fondatore dell'associazione Alcei, ha segnalato la questione al Garante della Privacy chiedendo se (cito dal sito ALCEI):
A - “sequestrare” una risorsa di rete imponendo a soggetti terzi - gli internet provider - di impedirvi l’accesso, considerato che nel codice di procedura penale non sembra rinvenirsi traccia di una norma che consenta di attuare il sequestro preventivo nei modi stabiliti dall’ordinanza del GIP di cui sopra, traducendosi tale modalità in una illegittima estensione del provvedimento a soggetti estrani al procedimento,
B - consentire che il filtraggio degli accessi a un dominio - quale che sia - possa essere eseguito dirottando gli accessi in questione verso una risorsa di rete al di fuori della giurisdizione italiana, gestita da soggetti privati con uno specifico interesse economico nel procedimento penale, consentendo a questo soggetto di “andare a pesca” di dati di traffico che potranno poi essere utilizzati nei modi più disparati.
Credo che la questione sia molto grave e prima o poi sarà necessario rivedere la legge sul copyright aggiornandola ai mezzi e alla cultura della nostra epoca.
In attesa di ulteriori sviluppi manifesto il mio sdegno più assoluto verso l'intera vicenda e la mia solidarietà agli utenti di thepiratebay.org.

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