lunedì 12 maggio 2008

Rosegarden, Muse o Seq24?

La gestione del midi trova ampio spazio in Linux e offre diverse soluzioni a questo scopo. I software più popolari sono Rosegarden, Muse e Seq24, tre sequencer diversi per filosofia e di conseguenza per funzioni ma in grado di ricoprire interamente lo spettro delle esigenze di coloro che lavorano con il midi.

Rosegarden
Quando si parla di Rosegarden è improprio parlare solo di sequencer, infatti, nonostante l'attenzione si sia concentrata maggiormente sulla gestione del midi, è possibile anche registrare audio, fare basilari operazioni di editing e applicare plugin LADSPA.
La gestione del midi è molto accurata, l'editor a matrice è intuitivo e molto chiaro ed è dotato di tutti gli strumenti necessari per editare gli eventi midi.
Il Notation editor è uno strumento potente ed è, a merito, un motivo di vanto degli sviluppatori in quanto è completo, ha un sistema di quantizzazione "intelligente" e permette un risultato cartaceo veramente professionale.
Per i virtual instrument Rosegarden si appoggia all'architettura DSSI ma può anche interagire con una serie di soft synths standalone utilizzando l'ALSA sequencer midi protocol.

Muse
Muse è un sequencer molto robusto e completo dall'aspetto più spartano che tuttavia ha molte caratteristiche in comune con Rosegarden come ad esempio la possibilità di gestire sia audio che midi.
Muse è un sequencer più "leggero" intermini di onere per il sistema rispetto a Rosegarden e per questo motivo si presta a lavorare al fianco di registratori come Ardour.

Seq24
Seq24, come recita il sito ufficiale, è "a minimal loop based midi sequencer."
Rispetto a Rosegarden e Muse, la filosofia di base è differente, infatti Seq24 è stato creato per fornire un'interfaccia minimalista allo scopo di editare e suonare loop midi, caratteristiche particolarmente utili per performance live.
La versione 0.8.7 è disponibile anche per Windows.

Questi tre progetti sono indubbiamente i più popolari allo stato attuale ma altri progetti all'orizzonte catalizzano l'attenzione dell'opinione pubblica come ad esempio l'implementazione del midi nella branch 3 di Ardour, oppure Dino, un sequencer che pare essere molto semplice e leggero.

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